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I diritti che possiede un soggetto che è stato detenuto per la condotta trasgressiva, di possessione a fini di consumo personale o per traffico di droga, sono gli stessi, di quelli concessi dopo aver commesso qualsiasi altro reato, solo che in questi casi, costituiscono azioni che attentano in grande misura contra la sicurezza sociale, causando un rapido aumento della violenza, il riciclaggio di denaro e la corruzione a tutti i livelli e in gran parte sono più perseguiti dalla giustizia. Queste conseguenze, generate direttamente dai crimini per implementare qualsiasi azione correlata agli allucinogeni, non diminuisce, ne bandisce i suoi diritti come essere umano, come un cittadino e soprattutto come soggetto incriminato, al quale gli si dev’essere data la possibilità di essere investigato per essere in grado di dimostrare la sua colpevolezza e ha la possibilità di essere giudicato da un tribunale che ascolti e valuti la questione e naturalmente, in tutto il processo, sia rappresentato da un avvocato in modo che sia possibile compiere le eccezioni e le richieste.
È essenziale che, al momento dell arresto il soggetto centro dell’azione di polizia, richieda i suoi Diritti Miranda, il che non è più che quel documento, che fondamenta la persecuzione, contenendo la causa dell arresto, il soggetto che concede tale causa di arresto; dovrebbe essere un giudice, un magistrato o un funzionario di alto rango. È inoltre necessario stabilire con chiarità i dati della persona che si ha intenzioni di detenere. I diritti Miranda non obbediscono solo a una vana formalità, ma una garanzia e sicurezza delle persone che subiscono tali operazioni del sistema di giustizia. Questi diritti comprendono la capacità di mantenere il silenzio, sulla base del fatto che non siano utilizzati elementi in contra del ritenuto, questa possibilità è regolata dalla legge che istituisce il procedimento penale. Ai soggetti in stato di detenzione gli assiste, il diritto d’essere portato alla centrale di polizia sotto precetti di rispetto e di comportamento che non tentino contra la sua integrità fisica e morale. Una volta situato presso la centrale di polizia, deve essere inscritto nel registro ufficiale dei detenuti, specificamente per poter precisare il tempo nel quale è stato ritenuto, e allo stesso modo, l ufficiale che lo riceve, è obbligato a fare un inventario degli effetti personali occupati, così che conclusa la detenzione, gli siano devoluti gli stessi oggetti e nelle stesse condizioni di quando furono consegnati. Fatta quest’azione, lo assiste la legge, per poter comunicarsi con i suoi familiari e in questo modo comunicarle la situazione nella quale si trova sommesso. Lo seguente, è esercitare il suo diritto alla difesa, lo quale si ottiene contrattando i servizi di un avvocato, il quale deve essere specialista in questioni penali.
Quali sono i diritti per i quali veglia il suo difensore?
L’assessore contrattato, nella fase iniziale del suo lavoro, verificherà, tutte le questioni precedenti all’incarceramento, sarebbe addire che, il documento autorizzato alla detenzione, abbia tutte le tematiche di forma e di base. A questo punto, l’avvocato può, nel caso in cui, la detenzione non sia stata svolta attraverso le procedure stabilite dalle norme o se non esistono elementi sufficienti e imprescindibili per essere stata effettuata la cattura, interporrà il procedimento, dove l’allegato consiste nella realizzazione di una detenzione illecita e lo scopo è quello di porre in libertà al suo cliente. Gli altri diritti che gli sono stati conferiti all’individuo e che l’avvocato rappresenterà, é quello di prestare attenzione al termino della detenzione, per vegliare che questa non ecceda i limiti, questo significa, che se nel periodo fissato dalla legge di procedimento penale, contra il ritenuto, non si sono incontrati elementi sufficienti per cominciare un processo investigativo e con posteriorità ad essere giudicato in corte e quindi, deve essere lasciato libero. Se al contrario, nel mezzo del periodo di tempo segnalato, non si hanno evidenziato, prove incriminanti alla persona, il protettore può dirigersi alla corte per negoziare la liberazione del suo difeso, questo avviene attraverso l’imposizione di misure cautelari o di sicurezza, come può essere il pago di una cauzione, che consiste nell’abbandonare certa quantità di denaro in cambio di rispondere alle investigazioni sotto uno stato giuridico di libertà.
In tutti i supposti, se promosso per la parte, si prospera verso la iniziazione di un processo penale, il giurista deve preparare un archivio, dove si raggrupperanno le prove che le siano favorevoli al suo difeso, queste possono essere: le dichiarazioni prese all’accusato, le testimonianze di persone che evidenziarono i fatti o che possono apportare nuove nozioni di esso. Con lo stesso proposito, deve preparare gli interrogatori oltre ai soggetti presenti durante l’atto giudiziale orale.
Tutte queste azioni, sono strategie tracciate, che perseguono ad assolvere a l’accusato, impressionare al giudice e dare un cambio radicale nella convinzione dei componenti della corte; questo procedere è caratteristico nel sistema di diritto Common Low.